29 aprile 2006

La domanda giusta

La domanda che dobbiamo porci non è se ci stimiamo, ma "quando ci stimiamo".

  • Quando ci liberiamo dalle catene della nostra storia.
  • Quando non abbiamo obiettivi rigidi e prestabiliti.
  • Quando abbandoniamo le nostre certezze, siamo cedevoli verso le esperienze e aperti al nuovo.
  • Quando non giudichiamo noi stessi e gli altri.
  • Quando facciamo le cose con passione e creatività.
  • Quando sappiamo stare da soli e non rifuggiamo il silenzio.
  • Quando riusciamo a "galleggiare" nelle cose che ci succedono senza cercare di modificarle a tutti i costi.
  • Quando consentiamo alla tristezza di fluire dentro di noi come un'energia purificatrice.
  • Quando l'importante non è il risultato, ma l'arricchimento che riusciamo a trarre da un'esperienza.
  • Quando sappiamo osservare i brutti pensieri che ci vengono senza metterli in atto né giudicarli.
  • Quando non ripetiamo sempre gli stessi comportamenti in modo automatico.
  • Quando ci occupiamo amorevolmente del nostro corpo.
  • Quando non siamo esageratamente toccati dalle cose che ci capitano quotidianamente, belle o brutte che siano.

Ci stimiamo quando siamo felici e in sintonia con la nostra intima natura.

E la persona felice è quella che non parla sempre di sé e non si lamenta.

AA.VV., L'autostima a tutte le età, a cura di V. Caprioglio, D. Marafante e N. Travaini, RIZA Scienze, n. 207, Agosto 2005.