Allora, è vero
tu mi aspetterai
aspetterai che io sparga tutti i semi del canestro
che io riaccompagni a casa l'ape selvatica smarrita
che sul tetto della barca, nella capanna, nella stalla
si accendano piccoli lumi a olio e torce
aspetterai che io legga una finestra che sbatte luminosa o buia
e abbia smesso di parlare con gli spiriti luminosi o bui
aspetterai che la grande Via diventi canto
che l'amore cammini fin sotto al sole
quando il vasto Fiume d'argento ci separerà
tu ancora aspetterai paziente
che io costruisca una zattera fedele
Allora è vero
non puoi più rimangiarti la promessa
anche se le mie morbide mani sono già screpolate
e dalle guance sono scomparse le nuvole rosa della primavera
anche se il mio flauto soffia sangue
e la neve ghiacciata non si scioglie prima
anche se alle spalle c'è una frusta e di fronte il precipizio
anche se il buio mi raggiunge prima dell'aurora
ed io e la Terra ci immergiamo insieme
e non ho nemmeno il tempo di liberare l'uccello d'amore
ma per la tua attesa e fedeltà
sono io che
pago il prezzo del sacrificio
Ora lascia che essi
sparino su di me
Camminerò tranquilla in campo aperto
andando verso te, andando verso te
il vento agiterà i miei lunghi capelli
e sarò il tuo giglio nell'acquazzone improvviso
Shu Ting, in Nuovi poeti cinesi, a cura di C. Pozzana e A. Russo, Einaudi, Torino 1996.