29 aprile 2006

Aspettando

Mi sussurrò: "Domani?". Ed io: "Domani
m'avrai tra le tue braccia a l'istessa ora;
fra i tuoi capelli passerò le mani,
tu, sognando, dirai che m'ami ancora".

Ecco, son qui. Lo attendo. A i più lontani
passi, a ogni lieve suon che vien da fuora
tendo l'orecchio, e in desideri arcani
frugo con gli occhi la gentil dimora.

È un vago nido. Le finestre aperte
di primavera invitano all'incanto:
scherza il sole tra i fiori e su 'l velluto.

Io l'armi antiche e i quadri, onde coperte
son le mura, contemplo; e penso intanto
qual tesoro di baci ho già perduto.

Contessa Lara, in Il tesoro della poesia italiana. Dal Seicento all'Ottocento, a cura di G. Davico Bonino, Mondadori, Milano 1982.