Se non ci sei, mi sembra un sepolcreto
questo villaggio;
svanita è la malía del paesaggio,
del verde idillio queto
se non ci sei.
Se non ci sei, rifaccio il mio sentiero
a fronte bassa,
e i colli, i fior, la nuvola che passa,
tutto mi è strano e nero,
se non ci sei.
Se non ci sei, se non ti leggo in volto
che sai ch'io t'amo,
che irrequïeto ti sogno e ti chiamo,
che il raggio mio m'è tolto,
se non ci sei;
se non ci sei, mi avvinghia oscuramente
nelle sue braccia
la Noia, incúbo dalla tetra faccia;
l'ore son nebbie lente
se non ci sei;
ma se ti trovo, sfuggon via col volo
delle farfalle;
ride la casa, un cantico è la valle,
un trillo d'usignuolo,
quando ti trovo!
Giovanni Camerana, in Il tesoro della poesia italiana. Dal Seicento all'Ottocento, a cura di G. Davico Bonino, Mondadori, Milano 1982.