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PABLO NERUDA, Pido silencio (Chiedo silenzio)

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      Ora, lasciatemi tranquillo. Ora, abituatevi senza di me. Io chiuderò gli occhi E voglio solo cinque cose, cinque radici preferite. Una è l'amore senza fine. La seconda è vedere l'autunno. Non posso vivere senza che le foglie volino e tornino alla terra. La terza è il grave inverno, la pioggia che ho amato, la carezza del fuoco nel freddo silvestre. La quarta cosa è l'estate rotonda come un'anguria. La quinta cosa sono i tuoi occhi. Matilde mia, beneamata, non voglio dormire senza i tuoi occhi, non voglio esistere senza che tu mi guardi: io muto la primavera perché tu continui a guardarmi. Amici, questo è ciò che voglio. E' quasi nulla e quasi tutto. Ora se volete andatevene. Ho vissuto tanto che un giorno dovrete per forza dimenticarmi, cancellandomi dalla lavagna: il mio cuore è stato interminabile. Ma perché chiedo silenzio non crediate che io muoia: mi accade tutto il contrario: accade che sto per vivere. Accade che sono e che continuo. No...

Lettera di Capodanno

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Dicono che repetita iuvant ; che il primo bacio è insipido, ma è il secondo che conta; che il bis d’un minuto radioso s’insaporisce d’un miele che ci sfuggì quella sera… Ma l’anno che ritorna col suo rauco olifante a soffiarci dentro le orecchie l’ennesima Roncisvalle, e ingrossa i fiumi, impoverisce gli alberi; l’anno che nello specchio del bagno consegna a uno svogliato rasoio la barba sempre più bianca; l’anno che cresce su sé con l’ingordigia dei numeri, sgranando sul calendario il recidivo blues del Mai più… chi oserebbe dire che meriti la festa del Benvenuto? chi potrebbe giurare che non sia peggio degli altri? Il male si moltiplica e repetita non iuvant. Eppure… Eppure nella tombola arcana del Possibile fra i dadi e il caso la partita è aperta; gonfiano fiori insoliti il grembo d’una zolla; lune mai viste inonderanno il cielo; due ragazzi in giardino si scambieranno i telefoni, i nomi, stupiti di chiamarsi Adamo ed Eva; verrà sotto i balconi un cieco...

Ti muovi dentro di me

Ti muovi dentro di me, fluttuando leggera. Mi scopri. E così io ti scopro.